Difendersi dai tributi dell’Ente locale

CON
MODELLO DI RICORSO
ISTANZA DI MEDIAZIONE


ISBN 978-88-32149-31-9

MAURIZIO VILLANI – LUCIA MORCIANO – FEDERICA ATTANASI – ANTONELLA VILLANI – ALESSANDRO VILLANI

Pag. 250

Prezzo € 35,00 (iva compresa)


Questo testo, aggiornato alle ultime pronunce giurisprudenziali, analizza tutte le ipotesi di contenzioso con le varie tassazioni (ICI-IMU-TOSAP- COSAP – ICP – IMPOSTA DI SCOPO E DI SOGGIORNO – TARSU – TIA – TARES – TARI – TASI) degli enti locali.

Tratta delle questioni che riguardano l’ICI (Imposta comunale sugli immobili) rimasta in vigore sino ai primi del 2012 e seguita dall’introduzione dell’IMU.

Si passa poi alle problematiche riguardanti la TOSAP (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), un tributo, a favore dei Comuni e delle Province, che colpisce le occupazioni di qualsiasi natura effettuate – anche senza titolo – nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province, ovvero appartenenti a privati, sui quali, però, risulti costituita, ai sensi di legge, servitù di pubblico passaggio. In seguito divenuta COSAP come canone per le occupazioni, anche abusive, di aree pubbliche.

Parliamo anche di ICP (imposta comunale sulla pubblicità) che è un tributo locale che grava sulla diffusione dei messaggi pubblicitari.

Non poteva mancare l’imposta di soggiorno e di scopo. La prima è stata istituita dall’art. 4 del D.Lgs. n. 23 del 14 maggio 2011 e da ultimo modificato ed integrato dalla L. 28 dicembre 2015, n. 221, articolo 33. La seconda, invece, è una forma d’imposizione avente la peculiarità di non essere finalizzata al finanziamento di una qualsiasi spesa pubblica, ma di trovare la propria giustificazione nel collegamento tra imposizione e progetto da realizzare.

Poi abbiamo la materia dei rifiuti solidi urbani, TARSU – TIA – TARES – TARI, che nel corso degli anni è stata oggetto di particolare attenzione da parte del legislatore, tanto da creare un disordinato quadro normativo composto da sovrapposizioni di tacite abrogazioni e reiterate proroghe succedutesi quasi senza interruzioni nel corso degli anni.

Infine la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) nuova tassa comunale, inserita nel variegato sistema fiscale italiano e nell’ambito della più vasta materia del federalismo fiscale comunale. La tassa in questione è stata istituita dalla legge 27/12/2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014). Nelle intenzioni del legislatore, quest’ultimo prelievo tributario doveva avere la finalità di spesare i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale, l’illuminazione comunale, il verde pubblico, ecc.