MARCO SANTAMARIA
L’implantologia è considerata tecnica di elezione per la sostituzione dei denti mancanti.
Dal 1985 gli impianti vengono indicati, a prescindere dalla loro forma, con due numeri: l’altezza e la massima sezione. Questo genere di informazione, se era più che sufficiente per gli impianti cilindrici, non lo è altrettanto per gli impianti conici. Anzi non fa risaltare le sostanziali differenze che esistono fra queste due forme implantari. La collaborazione con la Xgate è nata dalla volontà di enfatizzare le conoscenze sulle
caratteristiche dell’impianto conico relative alla forma oltre che alla superficie, per individuare un protocollo di utilizzo che ne esaltasse le peculiarità. La contemporanea proposta di organizzare corsi di formazione per neo implantologi che utilizzano gli impianti della Xgate mi ha spinto ad organizzare un corso di implantologia di base improntato sull’utilizzo degli impianti conici.
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Indice sommario
Prologo
Prefazione
Stato dell’arte
Capitolo 1. Tessuti riceventi
1.1. Premessa
1.2. L’osso e il suo metabolismo
1.3. Rimodellamento osseo post estrattivo
1.4. Preservazione osso alveolare
1.5. Dimensioni minime dell’osso
1.6. Gestione dei tessuti molli
Capitolo 2. Caratteristiche degli impianti: dalla forma alla funzione
2.1. Forme
2.2. Impianti cilindrici
2.3. Impianti Tapared
2.4. Impianto cilindro conici
2.5. Impianti conici
2.6. Superficie implantare
2.7. Collo dell’impianto
2.8. Connessione impianto moncone
2.9. Platform switching
2.10. Le spire
2.11. Apice
Capitolo 3. Osteotomia
3.1. Inserimento impianti
3.2. Frese
3.3. Uso delle tacche di misurazione sulle frese
Capitolo 4. Impianti conici
4.1. Indicazioni d’uso per il successo
4.1.1. Sezioni di interesse in un impianto conico
4.1.2. Consideriamo l’apice
4.1.3. Consideriamo ora la prima spira
4.1.4. Preparazione del massimo diametro implantare e del collo
4.1.5. Infine il collo
4.2. Torque di inserimento implantare
4.3. Protocollo di inserimento semplificato
4.3.1. Strumenti necessari per l’osteotomia
4.4. Preparazione del sito osteotomico
4.5. Frese “step-drills” nel protocollo semplificato
4.6. Estremo limite alla semplificazione
4.7. Torque – spin
4.8. Uso delle tacche di misurazione sulle frese
Capitolo 5. Determinanti anatomiche
5.1. La pianificazione implantare
5.2. Diagnostica radiologica
5.3. Arcata inferiore
5.3.1. Nervo alveolare inferiore (NAI)
5.3.2. Nervo Incisale
5.3.3. Loggia sotto mandibolare
5.3.4. Arteria facciale
5.3.5. Nervo linguale
5.4. Arcata superiore
5.4.1. Seno mascellare
5.4.2. Canale sinuoso
5.4.3. Canale interincisivo
5.4.4. Arteria Palatina Maggiore
5.4.5. Arteria sinusale
Capitolo 6. Protesi su impianti
6.1. Pianificazione della posizione implantare
6.1.1. Viti di guarigione
6.2. Sostituzione del dente singolo
6.3. Protesi cementata o avvitata
6.3.1. Protesi cementata
6.3.2. Protesi avvitata
6.4. Viti TPA
6.5. Sistemi di acquisizione dell’impronta
6.6. Impronta analogica per protesi fissa su impianti
6.7. Impronta digitale per protesi fissa su impianti
6.8. Fasi di realizzazione della protesi
6.8.1. Monconi UCLA calcinabili
6.8.2. UCLA con base in oro o Cromo-Cobalto
6.8.3. Monconi prefabbricati in titanio, diritti e angolati con o senza definizione dell’area trans mucosa
6.8.4. Ti-base
6.9. Protesi fissa con più impianti
6.10. MUA
6.11. MS Bar (Mechanical speedy bar)
6.12. Overdenture
6.13. Connettere impianti con denti naturali
Capitolo 7. Pianificazione virtuale di posizionamento implantare
7.1. Le determinanti anatomiche
7.2. Scelta della sezione implantare
7.3. Processo di osteointegrazione
Capitolo 8. Formule/modelli fac-simili Consenso informato
8.1. Consenso alla visita, alla raccolta di immagini foto e video, alla radiologia di primo livello
8.2. Consenso informato per esame radiologico odontoiatrico del tipo Cone beam