SOTTRAZIONE DI BENI AZIENDALI E CASS. CIV., N. 7064 DEL 2019

di Rocchina Staiano (Avv., docente all’Università di Teramo e Consigliera effettiva di Parità della Provincia di Benevento)

La Corte di appello di Potenza, confermando la sentenza del Tribunale della medesima sede, ha respinto la domanda di annullamento del licenziamento per giusta causa intimato dall’azienda al lavoratore, addetto a mansioni di sorvegliante della struttura aziendale, per sottrazione dalla pompa di erogazione del distributore interno alla società di carburante caricato, in una tanica di circa 25 litri, sull’autovettura.

La Corte respingeva l’appello proposto dal lavoratore confermando la declaratoria di legittimità del licenziamento all’esito della prova testimoniale espletata avanti al Tribunale (dovendo ritenersi correttamente respinta l’eccezione di decadenza dall’escussione dei testimoni della società sollevata tardivamente dal lavoratore) e ritenuto ricostituito regolarmente il rapporto di lavoro – seppur mediante collocamento in cassa integrazione guadagni ordinaria – a seguito di un precedente licenziamento, dichiarato giudizialmente illegittimo.

Il lavoratore ha presentato ricorso in Cassazione, i quali giudici hanno ritenuto legittimo il licenziamento del lavoratore.

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