WEBINAR 13 maggio – COME DIFENDERSI DAL MOBBING: ONERE DELLA PROVA E RISARCIMENTO DANNO

È stato richiesto l’accreditamento al Consiglio Nazionale Forense per la formazione continua

Prof.ssa Avv. Rocchina Staiano

Avvocato, Docente in Diritto della Previdenza e delle Assicurazioni Sociali, presso l’Università di Teramo; Docente in D.lgs. 81/2008 all’Università della Niccolò Cusano; Collaboratore della Cattedra di Diritto del Lavoro (Prof. M. Martone), Facoltà di Economia, Univ. La Sapienza Roma; Docente in vari Corsi di formazione; Docente-formatore sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.M. 3 marzo 2013; Formatore mediatore autorizzato dal Ministero della Giustizia; Consigliera di Parità di Benevento e Valutatore del Fondo professioni. Autrice di numerose pubblicazioni e di contributi in riviste anche telematiche.

13 maggio 2024 – ore 15:30-18:30

Euro 50,00+iva (€61,00 iva compresa)

Se non puoi partecipare, nessun problema perché tutti i partecipanti riceveranno la password per accedere alla registrazione su piattaforma streaming

ISCRIVITI E RICEVERAI IL LINK PER INSERIRE IL TUO QUESITO


Programma

Nozione, tipologie e tutele giuridiche
Definizione ed evoluzione giurisprudenziale
Conflitto lavorativo, mobbing e straining: differenze
Fattispecie mobbizzanti (dequalificazione, licenziamento, trasferimento illegittimo, dimissioni, reiterate sanzioni disciplinari, ecc…)
Tipologie
Differenza tra mobbing, straining e bossing
Art. 2087 c.c. e responsabilità
Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
Normativa regionale, codici di condotta e CCNL
Mobbing e dinamiche patologiche
Valutazione dello stress-mobbing correlato e mobbing
Licenziamenti e dimissioni: mobbing
Tipologie di discriminazione
Risarcimento del danno (danno biologico, morale, esistenziale, da perdita di chance)
RISPOSTE AI QUESITI



WEBINAR 16 ottobre – MOBBING: NOZIONE, CASI E ONERE DELLA PROVA

Attività formativa accreditata dal Consiglio Nazionale Forense con 2 crediti formativi

Prof.ssa Avv. Rocchina Staiano

Avvocato, Docente in Diritto della Previdenza e delle Assicurazioni Sociali, presso l’Università di Teramo; Docente in D.lgs. 81/2008 all’Università della Niccolò Cusano; Collaboratore della Cattedra di Diritto del Lavoro (Prof. M. Martone), Facoltà di Economia, Univ. La Sapienza Roma; Docente in vari Corsi di formazione; Docente-formatore sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.M. 3 marzo 2013; Formatore mediatore autorizzato dal Ministero della Giustizia; Consigliera di Parità di Benevento e Valutatore del Fondo professioni. Autrice di numerose pubblicazioni e di contributi in riviste anche telematiche.

16 ottobre 2023 – ore 14:30-18:30

Euro 50,00+iva (€61,00 iva compresa)

Se non puoi partecipare, nessun problema perché tutti i partecipanti riceveranno la password per accedere alla registrazione su piattaforma streaming

ISCRIVITI E RICEVERAI IL LINK PER INSERIRE IL TUO QUESITO


Programma

Nozione, tipologie e tutele giuridiche
Definizione ed evoluzione giurisprudenziale
Conflitto lavorativo, mobbing e straining: differenze
Fattispecie mobbizzanti (dequalificazione, licenziamento, trasferimento illegittimo, dimissioni, reiterate sanzioni disciplinari, ecc…)
Tipologie
Differenza tra mobbing, straining e bossing
Art. 2087 c.c. e responsabilità
Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
Normativa regionale, codici di condotta e CCNL
Mobbing e dinamiche patologiche
Valutazione dello stress-mobbing correlato e mobbing
Licenziamenti e dimissioni: mobbing
Tipologie di discriminazione
Risarcimento del danno (danno biologico, morale, esistenziale, da perdita di chance)
RISPOSTE AI QUESITI



Mobbing nel pubblico impiego e responsabilità del datore di lavoro: Cass. Civ., sez. Lav., 16 gennaio 2019, n. 976

(di Mario Scola, Ing. e docente al Liceo Scientifico di Vallo della Lucania (SA))

La Corte d’Appello di Roma ha rigettato l’appello proposto dal lavoratore, con la qualifica di funzionario tecnico laureato, categoria D, nei confronti dell’Amministrazione pubblica, il quale chiedeva l’accertamento del mobbing e della dequalificazione professionale subita, il risarcimento del danno da perdita di professionalità e da perdita di chances, del danno non patrimoniale, del danno all’immagine professionale e del danno biologico. Avverso tale decisione il lavoratore ha presentato ricorso per cassazione, la quale con sentenza n. 976 del 16 gennaio 2019 ha rigettato il ricorso, affermando il principio secondo cui la responsabilità del datore di lavoro anche nel pubblico, per condotte consistenti in atti di mobbing, sussiste quando dette condotte sono assistite da precipue finalità persecutorie o discriminatorie, poiché proprio l’elemento soggettivo finalistico consente di cogliere in uno o più provvedimenti e comportamenti, o anche in una sequenza frammista di provvedimenti e comportamenti, quel disegno unitario teso alla dequalificazione, svalutazione od emarginazione del lavoratore pubblico dal contesto organizzativo nel quale è inserito che è imprescindibile ai fini dell’enucleazione del mobbing.